martedì 19 febbraio 2008

Tranquillità sui mercati valutari


La settimana che si prospetta non sarà piena di dati interessanti, e gli investitori dovranno focalizzare la propria attenzione sulla pubblicazione del CPI americano relativo al mese di gennaio, ma soprattutto sul risultato della riunione della FOMC che verrà pubblicato domani in serata. Sebbene i tagli dei Fed Funds effettuati, i mercati equity da fine gennaio a questa parte stanno alternandosi tra sedute buone ed altre meno buone, senza riuscire a prendere una direzionalità decisa. Inoltre, i dati macro nel complesso non buoni e le paure legate al recente credit crunch rendono la situazione americana delicata: i rischi possibili per l’economia a stelle e strisce, di fronte ad uno scenario del genere, sono di crescita superiore alle aspettative dell’inflazione. La combinazione di alcuni fattori, quali un dollaro debole, gli alti prezzi dell’energia ed una yuan cinese che sembra pronto ad una rivalutazione, aumenterebbero le possibilità che si importi un buon quantitativo di inflazione. E questo potrebbe mutare le aspettative degli analisti circa i futuri aumenti dei prezzi al consumo. L’euro torna a mostrare una stabile strada in salita: dal minimo del 7 febbraio a 1.4440 il percorso è rimasto in costante salita contenuto solamente da una trendline di supporto passante oggi esattamente a 1.4650. La debolezza di sterlina, nei confronti dell’euro, sta conducendo nuovamente a livelli visti una ventina di giorni fa: siamo sul massimo del primo febbraio a 0.7540 e se il cambio dovesse mantenersi stabile su questi livelli sarebbe breve la strada fino a 0.7610. È sempre molto forte la relazione di questo periodo fra le borse ed il cambio euro franco: ancora una volta una ripresa delle borse ha favorito una ripresa del cambio.