lunedì 29 settembre 2008

Monovra di recupero


Sono giorni frenetici ed importanti per l'economia statunitense, e di conseguenza mondiale, questi che ci attendono: tutti aspettano e cercano di capire se e come verrà approvato il TARP (Troubled Asset Rescue Plan).

La crisi si finanziaria che ha scosso l'economia a stelle e strisce ha infatti innescato un vortice di accuse e contestazioni al governo americano ed alla banca centrale ed ora è arrivato invece il momento delle risposte: la soluzione che sembrano aver trovato Bernanke e Paulson consiste in un piano di salvataggio la cui consistenza economica si aggirerebbe intorno ai 700 miliardi di dollari.

Tutto ciò, per quel che concerne il mercato delle valute, potrebbe dare un pò di respiro al biglietto verde che in un'ottica di breve periodo potrebbe far tornare il cross eur/usd attorno quota 1.4000. Il cambo dollaro yen invece non sembra voler cambiare il proprio andamento con la resistenza posta a 110.70 più volte sfiorata ma mai oltrepassata.

mercoledì 17 settembre 2008

Niente tagli


La Fed non cede alle pressioni del mercato e lascia i tassi invariati al 2.00%. Questa è la notizia più importante di una giornata, quella di ieri, che sarà ricordata come una delle più movimentate della storia.
Sull'onda del fallimento della Lehman, infatti, molte sono le voci, vere o tendenziose, che si rincorrono su eventuali ultreriori clamorosi fallimenti; ultimo in ordine cronologico ha riguardato il colosso assicurativo AIG che è stato salvato in extremis dalla Banca Centrale Americana che con un finanziamento di 80 miliardi di dollari ha portato sotto il controllo statale il 79.8% della società.
Il mercao valutario in questo senso resta un po congestionato da tutto e tutti i cross subiscono un'alta volatilità oscillando comunque in un range laterale. L'unico dato evidente riguarda la liquidazione di quasi tutti i carry trade.

giovedì 11 settembre 2008

Dollaro imperat


Sempre più dollaro: prosegue inarrestabile la corsa del biglietto verde che in modo quantomeno inaspettato ha recuperato 21 figure in un mese sulla moneta unica e ben 26 sulla sterlina.
Movimenti come questi sono quantomeno inusuali nel mercato valutario i cui protagonisti (banche centrali) dovrebbero invece in linea di massima garantire una certa stabilita grazie ad accordi commerciali ad alti livelli per preservare l'economia di ciascuno stato e non modificare continuamente anche i livelli dei prezzi.
Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni invece è un mercato un pò fuori dagli schemi il cui andamento non trova riscontro nei dati macroeconomici (vedi la crisi bancaria americana che non sta minimamente influenzando la valuta statunitense) ma può avere ragioni di carattere più strutturale.
Da segnalare la decisione della banca centrale neozelandese che nella giornata di ieri ha deciso di tagliare il costo del denaro di 50 punti base portando così i tassi di riferimento al 7.50% che ha causato sul mercato forex una vendita aggressiva dei dollari neozelandesi.

lunedì 8 settembre 2008

Svolta sui sub-prime


L'attenzione del mercato in questi ultimi giorni è stata tutta rivolta alle decisioni prese dal governo americano per risolvere la grave crisi finanziaria dei due colossi dei mutui statunitensi Fannie Mae e Freddie Mac.
Con una decisone a sorpresa l'amministrazione Bush, sentito anche il parere del governatore della banca centrale Bernanke, ha deciso di rilevare le due compagnie, rendendole completamente pubbliche e si dice che abbia stanziato 100 miliardi di dollari per ciascuna società.
Una manovra finanziaria di questo tipo non si vedeva da anni negli stati uniti e l'unico esempio che si possa ricorare appartiene agli anni '30 ed alle manovre post-crisi del '29; secondo quanto detto anche da Bernanke questo riporterà tranquillità sul mercato e porrà fine ad una crisi iniziata ormai molti mesi fa.
L'unica cosa che possiamo augurarci è che sia effettivamente così ed aspettare di vedere la reazione dei mercati.
Oggi sono attesi invece i dati riguardanti il PPI britannico e il consumer credit statunitense.

lunedì 1 settembre 2008

Euro e Sterlina in difficoltà


Il mercato valutario ha fatto ormai emergere delle caratteristiche chiare in quest'ultimo periodo: il prezzo del petrolio e la condizione dell'economia europea e statunitense sta guidando l'evolversi dei cross.
Possiamo infatti notare come il recupero del dollaro nei confronti di Sterlina ed Euro sia ormai consolidato ed un fattore in comune a questi due recuperi si puo certamente trovare nel calo del prezzo del petrolio che qualche mese fa aveva invece influenzato in modo diametralmente opposto le sorti del biglietto verde.
Per quel che riguara la moneta unica va evidenziato come risenta delle prospettive non più rosee dell'economia europea che ha visto diminuire il prodotto interno lordo e le vendite negli ultimi mesi.
Per la sterlina invece il discorso è leggermente diverso in quanto il suo calo sembra essere più strutturale che dovuto a ragioni da carattere macroeconomico come si può notare anche dalle posizioni perse nei confronti dell'Euro.
Questa settimana potremmo avere maggiori delucidazioni in merito poichè sono in programma le riunioni della manca centrale europea e della Bank of England.