lunedì 21 luglio 2008

Ritorno alla normalità


Dopo le grandi turbolenze che hanno colpito il mercato valutario (e non solo) nell'ultima settimana, sembra si sia ritornati ad una situazione di "normalità" con i cross che hanno ripreso un andamento per lo più laterale.
Come al solito, specchio fedele del mercato è l'Eur/Usd che dopo essere passato da 1.6000 a 1.5600 in poche ore ha trovato si nuovo il suo equilibrio attorno quota 1.5850 con ovvimente possibilità di brevi rialzi o ribassi a ridosso della rivelazione di dati macroeconomici.
Oggi ad esempio è atteso l'indice guida negli Stati Uniti ed un eventuale dato negativo potrebbe riportare il cross a superare quota 1.5900.

mercoledì 16 luglio 2008

Oltre 1.6000


Continua senza sosta il caos sui mercati finanziari mondiali ed inevitabilmente si ripercuote sul mercato valutario che avevamo già constatato essere abbastanza instabile.
Ieri è stata la giornata dello storico 1.6000 dell'Euro nei confronti del Dollaro Americano. Questo non vuol dire certo che la moneta europea ed in particolar modo la sua economia stiano molto meglio di quella americana: dopo aver toccato i massimi infatti l'euro è subito sceso a quota 1.5900 evidenziando le grosse paure fatte trasparire anche da Trichet riguardo l'inflazione Europea ed il rallentamento della crescita evidenziato anche dall'Indice ZEW tedesco che è stato pubblicato molto al di sotto delle aspettative.
Per quel che concerne gli Stati Uniti invece il discorso è sempre legato ad una situazione non facile legata ai sub-prime da cui non si è ancora usciti; la speculazione sulle materie prime (vedi petrolio) e la debolezza del biglietto verde stanno facendo poi il resto dando a Bernanke poche possibilità di operare una politica monetaria aggressiva o passiva.

giovedì 10 luglio 2008

Mercati Instabili


I mercati sono totalmente instabili. E' sufficiente ormai un piccolo ruomors sussurrato a creare grossi turbamenti sui principali cross con l'Eur/Usd che in questo momento ha le stesse probabilità di sfondare quota 1.6000 come di rompere a ribasso 1.5000.
Se ieri il brusco calo del prezzo del petrolio aveva dato conforto a coloro che speravano e vedevano un dollaro in grande ripresa capace di riotrnare presto sui livelli di qualche mese fa, stamattina assistiamo ad una nuova ripresa della valuta unica europea.
I livelli su cui si è portato l'euro da qualche mese non hanno tardato a farsi sentire su tutte le economie, anche in quelle più solide, come quella tedesca che ha rilevato un pil in calo nell'ultimo trimestre.

giovedì 3 luglio 2008

Il giorno della BcE


E' il grande giorno della Banca centrale Europea. Grandissima attesa per le parole del banchiere centrale Trichet che potrebbe dare avvio al definitivo collasso del dollaro.
E' previsto infatti un rialzo dei tassi d'interesse da 4.0% a 4.25% ed un eventuale discorso che faccia prevedere ulteriori rialzi potrebbe causare una vendita di massa di dollari a favore dell'euro portando così il cross su livelli mai osservati prima d'ora.
Non ci resta che attendere questo pomeriggio e vedere se siamo di fronte ad una giornata storica o solo ad un ennesima giornata di oscillazioni intra-day.

mercoledì 2 luglio 2008

Qualcosa potrebbe cambiare


Grande fermento sui mercati finanziari internazionali con le borse che vanno a picco ed il mercato valutario che resta in attesa di una mossa della BcE.
Questa mossa dovrebbe consistere nel rialzo di 25 basis point dei tassi di interesse: l'impressione è che questa operazione non dovrebbe sconvolgere il mercato ma rappresentare un avvertimento restando ferme le prerogative dell'istituto centrale europeo di mantenere un'inflazione bassa.
Le richieste che arrivano da più parti però mettono Trichet e soci di fronte al problema della crescita: e allora forse qualcosa tra qualche mese potrebbe anche cambiare e potremmo assistere ad una politica monetaria più aggressiva da parte della banca centrale europea.
Per quel che concerne l'economia statunitense oggi l'attenzione è focalizzata sull'occupazione nel settore Nonfarm e sugli ordini alle industrie.