lunedì 30 giugno 2008

Attesa per la BcE


Finisce il mese di Giugno con l'euro a quota 1.5800 che cavalca lo stretto legame che ormai da mesi lega l'andamento del petrolio e il biglietto verde.

Solitamente i mesi di Luglio ed Agosto sono dedicati alle "vacanze" e quindi non ci si attendono variazioni di rilievo sui vari cambi, fatta eccezione per la giornata di domani in cui si riunisce la BcE. La sensazione che si percepisce comunque è di un dollaro in difficoltà sia con la moneta unica europea sia con la sterlina , con cui ormai è di nuovo arrivato a toccare quasi quota 2.000. Per vedere un recupero serio e sostanzioso del biglietto verde non ci rimane che aspettare settembre quando tutte le autorità monetarie non potranno più ignorare il problema di un dollaro così sottovalutato.
In attesa di settembre "godiamoci" i movimenti di breve periodo sui cross che le varie notizie di carattere macroeconomico e le ragioni di natura tecnica ci offriranno in questi giorni.

giovedì 26 giugno 2008

La FED non agisce


La FED non agisce e il dollaro cala. Il mercato ha intrepretato male le parole di Bernanke dette durante la riunione FOMC che ha visto lasciare invariati i tassi d'interesse.
Il concetto espresso dal capo della banca centrale statunitense ha fatto notare come l'attenzione sia più concentrata sui rischi di una sempre più pericolosa inflazione piuttosto che sulla crescita che sempre secondo Bernanke è in recupero dopo mesi di crisi.
Il mercato evidentemente non ha interpretato bene queste parole ed ha immediatamente venduto dollari: il risultato è stato il dollaro a quota 1.5685 contro l'Euro.
Per qual che riguarda la valuta dell'Unione Europea tutto tace in attesa della riunione del 3 luglio in cui si potrebbe decidere di variare i tassi di interesse come da più parti richiesto.
In attesa di quel giorno niente sembra possa turbare in maniera consistente il mercato che continua nella sua fase di lateralità per la gran parte delle valute e continua a vedere le valute asiatiche in grande difficoltà.

venerdì 20 giugno 2008

Niente di nuovo all'orizzonte


Niente di nuovo sul mercato dei cambi. La volatilità in questi giorni è molto bassa e i pochi movimenti sui cross sono dovuti solo a ragioni tecniche o speculative.
In periodi come questi è difficile trovare spunti per poter parlare di cambi: dopo i grandi movimenti degli scorsi mesi dovuti alla crisi del dollaro si è arrivati ad una fase di sostanziale equilibrio che sembra essere accettato e sostenuto da entrambe le parti (BcE e FeD).
L'unica notizia significativa di giornata è arrivata dalla Gran Bretagna che ha visto salire le vendite al dettaglio mensili di 3.5 punti percentuali (+8.1% su base annua) che ha fatto recuperare alla sterlina quasi un 1% sul cambio con la moneta unica europea.

mercoledì 18 giugno 2008

Mercato in fase di lateralità


Si ondeggia sempre sui livelli critici. In questi giorni il mercato sta offrendo ai traders intra-day le condizioni ideali per operare comprando ai minimi e vendendo ai massimi che periodicamente si ripetono.
Per quel che riguarda i dati macroeconomici va segnalato il dato sull'inflazione britannica che è vista in aumento al 3.3% che accompagnata dalle parole non proprio rassicuranti del governatore della Bank of England King hanno portato la sterlina a perdere posizioni nei confronti del dollaro ed in particolare dell'euro con il quale è arrivata a toccare i massimi di periodo. Per quel che riguarda l'eurozona invece non sono arrivate buone notizie dall'indice ZEW tedesco che ha segnalato il malumore del mercato nei confronti dello stato dell'economia tedesca e più in generale europea che soffre anche per l'incertezza che circonda le scelte ed il tipo di politica monetaria che attuerà in futuro Trichet.

lunedì 16 giugno 2008

Livelli critici


La settimana scorsa si è conclusa su livelli critici per il cross Eur/Usd dopo aver visto il cross oscillare in modo evidente ed anomalo.
Su livelli critici perchè notiamo come l'intervento del capo della Federal Reserve, che per la prima volta dopo tanto tempo ha parlato del problema dollaro ha sorbito i suoi effetti; 1.5378 è un livello che potrebbe portare la moneta statunitense a recuperare posizioni interessanti ponendosi come obbiettivo quota 1.5000 che non vede ormai da mesi.
Dopo il dato sull'inflazione americana che ha suonato nuovamente come campanello d'allarme per l'economia a stelle e strisce e la posizione di Trichet, restio ad una politica monetaria aggressiva, sarà interessante valutare l'effetto che avranno le considerazioni e le posizioni prese durante il G8 di questo week end tenutosi in Giappone.

mercoledì 11 giugno 2008

Petrolio e banchieri


E' ormai evidente come siano due i principali argomenti di discussione per il mercato valutario: la correlazione tra dollaro e petrolio e il ruolo sempre più importante dei due capi delle banche centrali.
Abbiamo visto infatti come ogni parola che viene pronunciata da Trichet o Bernanke destabilizzi il mercato portando in particolare l'EUR/USD a toccare i propri supporti e resistenze.
Per quel che riguarda l'oro nero è sempre più evidente la correlazione tra l'andamento del bilgietto verde ed il costo del petrolio, e questo non può che indurci a pensare che nel breve periodo potremmo assistere ad un consistente recupero della moneta statunitense.

lunedì 9 giugno 2008

Bernanke e Trichet


Ogni parola di Trichet o Bernanke è ormai un buon pretesto per una grossa vendita di Euro o Dollari.
Se l'inizio della scorsa settimana aveva visto un sostanzioso repero del biglietto verde che si era riportato su un 1.54 basso, il fine settimana ha rivisto una gran vendita di dollari dopo le parole di Trichet che ha riportato il cross a superare quota 1.5800.
Se è vero che l'obiettivo dei due massimi organismi economici mondiali è quello di rendere più stabile possibile il mercato forse i due capi delle banche centrali dovrebbero farsi qualche domanda.
Per ora possiamo solo stare ad osservare questo cross che è destinato a muoversi ancora molto in questa setimana: quello che ci aspettiamo è un recupero di breve periodo del dollaro che però farà da pull back per un ulteriore risalita dell'Euro.

martedì 3 giugno 2008

Settimana interessante


La settimana che è appena cominciata potrebbe essere quella chiarificatrice per delineare meglio la condizione e le prospettive future delle principali divise.
Se il dollaro americano ci aveva illuso nuovamente riguardo ad un possibile recupero abbiamo assistito come al solito ad una smentita repentina del mercato che dopo il dato sull'inflazione nell'unione europea ha riposrtato il dollaro da 1.5490 a 1.5570 vanificando tutto il recupero dei giorni precedenti.
Sempre riguardo l'inflazione da segnalare il dato dell'università del Michigan di venerdì che ha segnalato un ulteriore potenziale nemico per l'economia a stelle e strisce, quell'inflazione che nel mese di maggio ha fatto segnare un aumento del 3.5% in aumento rispetto al 3.2% del mese di aprile.
Questa settimana sarà ricca di dati macoreconomici a partire dall'indice ISM manifatturiero, i Payrolls per finire con i meeting di numerose banche centrali quali BcE BoE e RBNZ.