venerdì 15 febbraio 2008

Ancora pessimismo sulla condizione dell'economia statunitense


Nella giornata di giovedì il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha confermato l’attuale esistenza di possibili rischi di ulteriori rallentamenti alla crescita economica ed, allo stesso tempo, ha tentato di rassicurare i mercati affermando che la Fed rimane pronta ad affrontare l’evoluzione della situazione con i mezzi che riterrà più opportuni. Da Chicago arrivano parole concordanti con la view proposta dal numero uno della Fed: Mr. Evans, ha enfatizzato una probabile inversione di tend enza circa la crescita a partire dalla metà dell’anno. Ora come ora, è ipotizzabile un abbassamento dei tassi nell’ordine dei 25 punti nella prossima riunione del 18 marzo, ed un ulteriore taglio, sempre di 25 bp, entro giugno. Dal fronte dei dati macroeconomici, abbiamo assistito alla pubblicazione dei jobless claims, sostanzialmente in linea con le aspettative di mercato (348.000 unità) dal precedente 357.000, mentre il trade deficit si è ristrettopiù del previsto passando dal precedente 63.1 bn $ a 58.8 bn $ (contro un consensus di 61). Oggi sarà un venerdì che contemplerà un pomeriggio movimentato dal momento che verranno resi noti alcuni market mover americani in grado, ultimamente, di spostare i mercati: l’empire manufacturing index ed i prezzi all’importazione verranno comunicati alle 13.00 GMT, seguiti dai TICS di dicembre alle 14.00 e dalla produzione industriale alle 14.15. Infine sarà interessante seguire la pubblicazione dell’indice redatto dall’università del Michigan (il preliminare di febbraio) alle 15.00 GMT. Nella notte il cambio EurUsd, dopo la salita di ieri da 1.4570 a 1.4650, è rimasto stabile molto prossimo al massimo. Per la giornata di oggi il consiglio è di attendere livelli vicini a 1.46 figura per acquistare e provare a seguire la tendenza di nuova salita dell’euro. 1.4710 potrebbe invece essere l’obiettivo a rialzo. Il dollaro yen, ancora una volta ha mostrato quanto sia importante il livello di 107.70-80. La rottura di due giorni fa con il retest nella notte potrebbe dare il via a quel movimento impulsivo che ci si attendeva con la rottura a rialzo. Per oggi l’obiettivo è dato da 109 figura. Chiaramente un ritorno stabile al di sotto del livello negherebbe lo scenario. Ben più interessante il movimento di dollaro yen che, dopo un laterale durato quasi un mese,ha effettuato una rottura rialzista,superando abbondantemente quota 107,65,che aveva fermato il cross numerose volte. Analogamente il cambio dollaro contro franco svizzero ha disegnato una candela giornaliera d’acquisto con resistenze poste a 1,1124 e poi 1,1150-1,1170. Lo yen giapponese ha mostrato debolezza anche nei confronti di euro e sterlina. Il cambio euro yen ha raggiunto la resistenza a 157,65 che ha fermato la corsa,ma sembra impostato per continuare il rimbalzo con obiettivi a 158,50 area e 159,35. La sterlina britannica,che oggi ha giovato di acquisti successivi a dati macro e parole della banca centrale inglese che fanno pensare ad un rallentamento sul fronte taglio tassi,ha guadagnato contro lo yen superando,in particolare, la media esponenziale 20 giornaliera. La valuta inglese ha guadagnato anche contro euro,riportandosi sul supporto determinante nel breve termine a 0,7420. La fascia di prezzo 0,7390-0,7400 potrebbe rallentare il calo dei prezzi,ma il cross sembra impostato per continuare la discesa con obiettivo a 0,7250. Un’ultima nota sul cambio euro contro dollaro australiano: segnali di inversione di breve con target 1,65 il cui superamento sarà difficile.