lunedì 27 aprile 2009

L'incertezza regna sovrana


L’incertezza regna sovrana nel mercato dei cambi. Ogni giorno sembra che il mercato possa trovare una sua direzione con i principali cross che cercano di intraprendere un trend ben delineato ma dopo poco ci accorgiamo che non è così.
Il reale motivo è che in un momento di completa incertezza come questo, il mercato viene influenzato come non mai dai fondamentali e dagli annunci dei vari policy maker: forse sta proprio qua la vera “novità” di questo ultimo periodo, nell’importanza data alle dichiarazioni politiche di ministri che cercano di influenzare in modo più o meno corretto e condivisibile l’andamento delle rispettive valute nazionali.
Un esempio di quanto appena detto è rappresentato dal ministro delle finanze britanniche Darling che periodicamente rilascia dichiarazioni oltremodo pessimistiche sulle condizioni dell’economia inglese con lo scopo di svalutare la sterlina per incentivare le esportazioni e risollevare lo stato della propria economia domestica: nella giornata di mercoledì abbiamo assistito infatti alle parole di Darling che ha annunciato un peggioramento dell'outlook per il debito pubblico inglese comunicando la decisione di prendere a prestito 269 miliardi di sterline in più rispetto alla previsione iniziale. Le parole del ministro hanno causato un indebolimento della sterlina, in particolare nei confronti della valuta unica europea che è passata da 0.8846 a 0.8962 in meno di un'ora arrivando a toccare venerdì 0,9081. I dati positivi sulle vendite al dettaglio di venerdì (0,3% contro -2,0% dell’ultima rilevazione) oltre a dare una netta inversione di trend al cross (riportatosi sotto 0,900), hanno confermato l’eccessiva drammaticità delle parole di Darling.
Vero protagonista di questo fine settimana è stato l’Euro che grazie ai dati incoraggianti pubblicati tra giovedì e venerdì ha recuperato molte posizioni nei confronti di quasi tutte le valute: dopo il dato incoraggiante sui nuovi ordini alle industrie infatti la pubblicazione dell’indice IFO tedesco a 83.7 ha dato una grande spinta alla valuta unica europea che, nel cross con il dollaro americano, si è riportata a ridosso di quota 1,33 testando violentemente le resistenze.
Venerdì si è tenuto il G7 con i più importanti ministri delle finanze e nel corso del prossimo mese sono previste altre riunioni importanti che potrebbero ulteriormente modificare l’andamento del mercato.
Il cross più interessante da tenere d’occhio resta sempre l’Eur/Usd che nei prossimi giorni ci dirà se la causa del movimento degli ultimi giorni è da ricercarsi solamente nel ritracciamento tecnico dovuto al forte movimento ribassista dell’ultimo mese (opinione che mi trova concorde) o è si tratta invece di una vera e propria inversione di trend come potrebbe farci pensare il movimento rialzista degli ultimi giorni ben strutturato.
Restiamo dell’idea quindi che il mercato vive ancora un periodo di incertezza e che siamo ancora lontani dall’inizio di veri e propri trend di lungo periodo.

giovedì 23 aprile 2009

Il ruolo dei policymaker


In queste ultime settimane stiamo assistendo ad un piccolo cambiamento nel mercato valutario: le parole dei policymaker delle grandi economie mondiali iniziano ad avere più peso dei dati macroeconomici veri e propri.
Se un tempo le conferenze e le dichiarazioni dei vari Trichet, Bernanke e Geithner facevano da corollario alla pubblicazione dei dati e non influivano sul "sentiment" del mercato e quindi sui vari cross, nelle ultime settimane si va delineando una situazione che vede un mercato meno interessato ai dati pubblicati e più attento alle parole delle varie autorità economiche; un esempio lampante è rappresentato dalle parole di ieri del ministro della finanza britannica Alistar Darling che ha annunciato un peggioramento dell'outlook per il debito pubblico inglese comunicando la decisione di prendere a prestito 269 miliardi di sterline in più rispetto alla previsione iniziale. Le parole del ministro hanno causato un indebolimento della sterlina in particolare nei confronti della valuta unica europea che è passata da 0.8846 a 0.8962 in meno di un'ora; le dichiarazioni di geithner a nostro avviso però sono più dichiarazioni politiche che economiche con l'intento di indebolire la valuta nazionale per far riprendere l'economia domestica.
Da segnalare anche il recupero dell'euro nei confronti del dollaro americano che risente probabilmente dei rumors riguardanti il possibile fallimento di Chrysler e GM; dovrebbe tuttavia trattarsi di un ritracciamento di breve periodo che conferma il trend ribassista del cross in un ottica più lunga.

martedì 21 aprile 2009

Attenzione allo ZEW Economic Sentiment


Ricomincia la settimana e dopo un lunedì "scarico" di apuntamenti rilevanti a livello macroeconomico oggi si ricomincia a fa attenzione alla pubblicazione dei dati ed in particolare l'indice ZEW tedesco e le decisioni sui tassi di interesse canadesi.
Come avevavo preannunciato il dollaro ha continuato il suo movimento di rafforzamento, in particolare nei confronti dell'Euro, portandosi sotto quota 1.2900. I dati macroeconomici e le dichiarazioni dei vertici della FED di questa settimana saranno molto importanti per capire le reali intenzioni del governo a stelle e strisce per quel che riguarda le sorti del biglietto verde.

domenica 19 aprile 2009

Il mercato segue i fondamentali


Il mercato dei cambi, ora come non mai, è influenzato dai fondamentali e quindi dalla condizione dell’economia a stelle e strisce e dalle decisioni future dei vertici della BcE per far fronte alla crisi nell’Unione Europea.


La conclusione a cui si arriva guardando gli eventi di questa settimana vede un mercato che non riesce ancora a prendere una direzione precisa e che resta in balia dei dati macroeconomici giorno per giorno; dopo il discorso del capo della BcE riguardante le prossime decisioni da prendere nel meeting di maggio.
Trichet ha confermato che al meeting del prossimo mese la Bce annuncerà le proprie decisioni in materia di "misure non standard" per rilanciare l’economia europea; queste le parole del numero uno della BcE “è importante non creare o incoraggiare aspettative, ma siate sicuri - ha aggiunto - che le nostre decisioni prenderanno pienamente in considerazione la struttura di finanziamento dell’economia della zona dell’euro e sarà pienamente in linea con la nostra strategia a medio termine”.
Dello stesso avviso il numero uno di Bundesbank Weber, che ha dichiarato che in Germania il primo trimestre potrebbe essere peggiore del quarto trimestre 2008, andamento che dovrebbe continuare per tutto l’anno, per poi tornare a crescere nel corso del 2010 confermando la sua posizione sul tema tassi e manovre non convenzionali: la Bce dovrebbe fissare una sorta di livello di medio termine del tasso di riferimento e contestualmente annunciare (già nel prossimo meeting di maggio) un pacchetto di manovre non convenzionali che includerebbero le modalità di funzionamento delle operazioni di rifinanziamento oltre all’allungamento delle relative scadenze.
La reazione del mercato valutario non si è fatta attendere e le parole di Trichet hanno dato una forte spinta a ribasso alla valuta unica europea che ha perso posizioni in tutti i cross più importanti; non ha fatto eccezione a questa tendenza neanche l’Eur/Usd che ha testato quota 1,3065 confermando il rafforzamento della valuta statunitense che da fine marzo ha cominciato un ritracciamento che potrebbe arrivare nei prossimi giorni a testare le resistenze poste a 1,2980.
Dando una rapida occhiata alle altre valute conferma il proprio periodo di recupero la Sterlina che, soprattutto contro Euro e Franco Svizzera ha continuato a guadagnare posizioni, portandosi rispettivamente a 0.8795 e 1,7301.
Se dovessero essere rotti i supporti a 0,8792 e 1,7347 allora potremmo assistere ad un movimento fortemente ribassista; per quel che riguarda lo Yen gli ultimi giorni sono stati abbastanza interlocutori ed i cross interessati non sembrano voler prendere una direzione precisa, emblematico il caso del cross Eur/Jpy che si trova di fronte ad un possibile scenario ribassista nel breve-medio periodo con un forte tendenza rialzista invece in un orizzonte temporale più lungo.
Nonostante la volatilità sul mercato sia diminuita nelle ultime settimane rimangono comunque molte occasioni per aprire posizioni intra-day grazie alla grande quantità di dati macroeconomici in agenda; per la prossima settimana segnaliamo la pubblicazione dell’indice ZEW tedesco e il CPI britannico martedì, la disoccupazione ed il settore immobiliare statunitense giovedì e l’indice IFO europeo venerdì.

venerdì 10 aprile 2009

Mercati più tranquilli nell'ultima settimana


Dopo settimane di intensi movimenti ed importanti dati macroeconomici, questi ultimi giorni hanno regalato al mercato dei cambi un po' di tranquillità ed una volatilità in diminuzione su quasi tutti i cross.
Non abbiamo assistito questa settimana a dati importanti come quelli delle scorse settimane ma si è delineata una situazione macroeconomica che nel medio periodo potrebbe influenzare il mondo delle valute: se nei giorni scorsi si parlava di una forte volonta da parte del governo statunitense di svalutare il biglietto verde per dare una spinta alle esportazioni e incentivare la ripresa dell'economia reale, gli ultimi dati macrorconomici descrivono un'economia americana in difficoltà ma in leggera ripresa ed un economia europea che invece non accenna a riprendersi dando così fiato e facendo recuperare posizioni alla valuta statunitense.
Per quel che riguarda gli USA nei giorni scorsi sono stati infatti pubblicate le richieste di sussidi alla disoccupazione risultate in calo e la bilancia commerciale che ha diminuito fortemente il suo passivo rispetto alle previsioni; per quel che riguarda l'eurozona invece le bilance commerciali di tutti i principali paesi sono risultate in grave deficit ed anche la produzione industriale in Germania ha fatto segnare un -2,9% che seppur migliore del -6,1% dell'ultima rilevazione continua a segnare un grave stato di difficoltà per l'economia tedesca.
Analizzando il grafico Eur/Usd a 4h dal punto di vista tecnico infine, notiamo come il testa-spalle che si è venuto a creare negli ultimi giorni potrebbe essere un' anticipazione di un movimento ribassista del cross che qualora dovesse sfondare i supporti a quota 1,3066 avrebbe la strada spianata fino a 1,2870.
In un mercato come quello di questo ultimo periodo è ovviamente difficile ed azzardato fare previsioni ma nel breve periodo il biglietto verde dovrebbe continuare il trend positivo iniziato con le principali valute ed in particolare con Yen, Franco Svizzero e Sterlina.

lunedì 6 aprile 2009

Decisioni importanti al G20


G-20 e BcE. Non si potrebbe parlare d’altro per commentare la settimana appena conclusa anche perché da questo incontro sembra si stiano delineando ciò che sembrano essere le linee guida dominanti delle maggiori potenze economiche per uscire dalla crisi.
Quattro i punti fondamentali trattati nelle prime girnate di incontro; dopo le tensioni in piazza hanno infatti parlato i leader ed in particolare il premier britannico Gordon Brown nel corso della sua conferenza ha fatto capire come si sia puntata l’attenzione sugli stimoli fiscali, iniezione di nuove risorse dal Fondo Internazionale Monetario , paradisi fiscali e regole per stipendi e bonus ai numeri uno delle istituzioni finanziarie.
Brown ha annunciato uno stimolo fiscale fino a 5.000 miliardi di dollari entro la fine del 2010 a sostegno della ripresa dell'economia mondiale. I leader del G20 hanno trovato anche l'accordo per mettere a disposizione del Fondo Monetario Internazionale altri 500 miliardi di dollari. Queste le parole di Brown riguardanti l’espansione fiscale. “Stiamo sostenendo una espansione fiscale concertata e senza precedenti - si legge nel comunicato finale del vertice dei capi di Stato e di governo - che salverà o creerà milioni di posti di lavoro che sarebbero altrimenti stati distrutti, e che ammonterà, entro la fine dell'anno prossimo, a 5 mila miliardi di dollari; aumenterà la produzione del 4 per cento e accelererà la transizione ad un’economia verde”.
Come detto si è parlato anche dei paradisi fiscali, tema molto caro a Francia e Germania, e Brawn ha parlato di una “lista nera” di paesi da tenere sotto controllo e che sono pronte sanzioni per coloro i quali si rifiuteranno di fornire le informazioni richieste.
Per quel che riguarda il mercato monetario, stiamo vivendo un momento interlocutorio in cui i cross principali oscillano senza prendere una vera direzione: l’idea è che siano tutti in attesa di capire quali saranno le decisioni di Obama per stimolare la ripresa dell’economia reale statunitense.
Se è vero che lo stesso presidente degli USA ha negato con decisione la possibilità di adottare un sistema protezionistico è anche vero che noi tutti sappiamo che per adottare un sistema protezionistico non è necessario l’utilizzo di veri e propri dazi; una soluzione alternativa potrebbe essere la svalutazione consistente del Dollaro che permetterebbe così di rendere i prodotti statunitensi molto appetibili e avrebbe come effetto l’aumento delle esportazioni e la diminuzione delle importazioni.
In attesa di questa possibile svalutazione il mercato dei cambi ha accolto senza troppe turbolenze la notizia riguardante il taglio di 0.25 basis points dei tassi di interesse europei; il capo della BcE Trichet ha fatto capire che non sarà questo l’ultimo taglio e che nella prossima riunione a maggio si potrebbe decidere per portare il costo del denaro all’1,00%.
La sensazione è che per quel che riguarda i cross più importanti la prossima settimana potrebbe riservare molte sorprese con il biglietto verde che andrà tenuto d’occhio.