lunedì 18 gennaio 2010

Mercati ancora molto incerti.


L’andamento altalenante delle borse e le poche sorprese provenienti dai dati macroeconomici hanno ingabbiato i principali cross in bande di oscillazione che ormai durano da settimane.
L’attenzione del mercato era concentrata sui dati macroeconomici statunitensi attesi per ultimi giorni della settimana che avrebbero potuto dare una mano al dollaro a superare quota 1,46 nel cross con l’euro.
L’economia statunitense ha invece ancora una volta deluso le aspettative registrando un calo delle vendite al dettaglio (-0,3%), un aumento settimanale delle richieste di sussidi alla disoccupazione ed una diminuzione della fiducia dei consumatori (dato preliminare dell’Università del Michigan a 72.8 vs. 73.8).
In zona euro invece sono stati confermati i tassi all’1% e Trichet ha confermato la linea prudente seguita dalla Banca Centrale Europea confermando come il periodo di recessione sia ormai terminato ma che per assistere ad una forte ripresa dovremo aspettare ancora; il presidente della BcE ha anche sottolineato come gli istituti bancari in questo momento non rappresentino il problema principale da affrontare.
Di avviso leggermente diverso sembra essere il governo statunitense che come riportato da Bloomberg qualche giorno fa è intenzionato a tassare le banche in modo da recuperare le somme sborsate dal governo nel quadro del piano anticrisi Troubled Asset Relief Program (Tarp) e ridurre il deficit; non si conoscono ancora i dettagli di questa operazione che verrà svelata con ogni probabilità nella manovra di bilancio 2011 che Obama presenterà al Congresso il prossimo mese.
Per quel che concerne l’andamento previsto dei cross principali, in questa settimana non si prevedono grossi movimenti con l’unica eccezione per la sterlina che potrebbe confermare il trend rialzista dell’ultima settimana e rompere le resistenze sul cross con il dollaro.