giovedì 23 aprile 2009

Il ruolo dei policymaker


In queste ultime settimane stiamo assistendo ad un piccolo cambiamento nel mercato valutario: le parole dei policymaker delle grandi economie mondiali iniziano ad avere più peso dei dati macroeconomici veri e propri.
Se un tempo le conferenze e le dichiarazioni dei vari Trichet, Bernanke e Geithner facevano da corollario alla pubblicazione dei dati e non influivano sul "sentiment" del mercato e quindi sui vari cross, nelle ultime settimane si va delineando una situazione che vede un mercato meno interessato ai dati pubblicati e più attento alle parole delle varie autorità economiche; un esempio lampante è rappresentato dalle parole di ieri del ministro della finanza britannica Alistar Darling che ha annunciato un peggioramento dell'outlook per il debito pubblico inglese comunicando la decisione di prendere a prestito 269 miliardi di sterline in più rispetto alla previsione iniziale. Le parole del ministro hanno causato un indebolimento della sterlina in particolare nei confronti della valuta unica europea che è passata da 0.8846 a 0.8962 in meno di un'ora; le dichiarazioni di geithner a nostro avviso però sono più dichiarazioni politiche che economiche con l'intento di indebolire la valuta nazionale per far riprendere l'economia domestica.
Da segnalare anche il recupero dell'euro nei confronti del dollaro americano che risente probabilmente dei rumors riguardanti il possibile fallimento di Chrysler e GM; dovrebbe tuttavia trattarsi di un ritracciamento di breve periodo che conferma il trend ribassista del cross in un ottica più lunga.