domenica 19 aprile 2009

Il mercato segue i fondamentali


Il mercato dei cambi, ora come non mai, è influenzato dai fondamentali e quindi dalla condizione dell’economia a stelle e strisce e dalle decisioni future dei vertici della BcE per far fronte alla crisi nell’Unione Europea.


La conclusione a cui si arriva guardando gli eventi di questa settimana vede un mercato che non riesce ancora a prendere una direzione precisa e che resta in balia dei dati macroeconomici giorno per giorno; dopo il discorso del capo della BcE riguardante le prossime decisioni da prendere nel meeting di maggio.
Trichet ha confermato che al meeting del prossimo mese la Bce annuncerà le proprie decisioni in materia di "misure non standard" per rilanciare l’economia europea; queste le parole del numero uno della BcE “è importante non creare o incoraggiare aspettative, ma siate sicuri - ha aggiunto - che le nostre decisioni prenderanno pienamente in considerazione la struttura di finanziamento dell’economia della zona dell’euro e sarà pienamente in linea con la nostra strategia a medio termine”.
Dello stesso avviso il numero uno di Bundesbank Weber, che ha dichiarato che in Germania il primo trimestre potrebbe essere peggiore del quarto trimestre 2008, andamento che dovrebbe continuare per tutto l’anno, per poi tornare a crescere nel corso del 2010 confermando la sua posizione sul tema tassi e manovre non convenzionali: la Bce dovrebbe fissare una sorta di livello di medio termine del tasso di riferimento e contestualmente annunciare (già nel prossimo meeting di maggio) un pacchetto di manovre non convenzionali che includerebbero le modalità di funzionamento delle operazioni di rifinanziamento oltre all’allungamento delle relative scadenze.
La reazione del mercato valutario non si è fatta attendere e le parole di Trichet hanno dato una forte spinta a ribasso alla valuta unica europea che ha perso posizioni in tutti i cross più importanti; non ha fatto eccezione a questa tendenza neanche l’Eur/Usd che ha testato quota 1,3065 confermando il rafforzamento della valuta statunitense che da fine marzo ha cominciato un ritracciamento che potrebbe arrivare nei prossimi giorni a testare le resistenze poste a 1,2980.
Dando una rapida occhiata alle altre valute conferma il proprio periodo di recupero la Sterlina che, soprattutto contro Euro e Franco Svizzera ha continuato a guadagnare posizioni, portandosi rispettivamente a 0.8795 e 1,7301.
Se dovessero essere rotti i supporti a 0,8792 e 1,7347 allora potremmo assistere ad un movimento fortemente ribassista; per quel che riguarda lo Yen gli ultimi giorni sono stati abbastanza interlocutori ed i cross interessati non sembrano voler prendere una direzione precisa, emblematico il caso del cross Eur/Jpy che si trova di fronte ad un possibile scenario ribassista nel breve-medio periodo con un forte tendenza rialzista invece in un orizzonte temporale più lungo.
Nonostante la volatilità sul mercato sia diminuita nelle ultime settimane rimangono comunque molte occasioni per aprire posizioni intra-day grazie alla grande quantità di dati macroeconomici in agenda; per la prossima settimana segnaliamo la pubblicazione dell’indice ZEW tedesco e il CPI britannico martedì, la disoccupazione ed il settore immobiliare statunitense giovedì e l’indice IFO europeo venerdì.