mercoledì 5 novembre 2008

Yes we can. We hope.


Yes we can. Questo è stato lo slogan della campagna elettorale del nuovo presidente democratico degli Stati Uniti d'America Barak Obama, eletto ieri con una maggioranza che da tempo non si registrava negli States.
Il cambiamento tanto inneggiato in campagna elettorale ed i buoni propositi sono sempre facili da promettere in comizi e convegni pre-elettorali ma mai come in questo periodo abbiamo la necessità di credere, o meglio sperare, che qualcosa di nuovo questo nuovo governo statunitense lo porti.
Perchè la situazione economica mondiale, ed in particolare statunitense è critica e certo non è un compito facile per Obama risollevare le sorti di un paese che mai come in questo momento ha bisogno di decisioni forti e rapide.
I mercati, ed in particolare quello valutario, non hanno risentito molto della notizia anche perchè era già stata scontata nei giorni passati; da riportare invece, la decisone della banca centrale Australiana che, in linea con le altre banche centrali mondiali, ha deciso di dare fiato alla sua economia tagliando i tassi di ben 75 basis points, portando così i tassi di riferimento al 5,25%.
Ora sono attese le decisioni della Banca centrale Europea e della Banca centrale Inglese che nei prossimi giorni dovrebbero tagliare a loro volta i tassi d'interesse.