mercoledì 29 ottobre 2008

It's time to cut


Finalmente si taglia. Questa è la soluzione che sembrano aver trovato quasi tutte le banche centrali mondiali per cercare di tamponare questa crisi ed i suoi effetti sull'economia reale.
Ieri nel corso del suo intervento, il presidente della banca centrale europea Jean Claude Trichet, ha delineato la prospettiva di un probabile taglio dei tassi il prossimo 6 novembre. Mossa giusta ma forse un pò in ritardo ed in contraddizione con ciò che poco tempo fa si sentiva dire dallo stesso Trichet che parlava di rischio di inflazione e di assoluta fermezza nel voler tenere fermi i tassi di interesse.
Nella stessa direzione sembra andare la Federal Reserve statunitense che si prevede debba tagliare i tassi di mezzo punto percentuale, anche se negli ultimi giorni si sta facendo strada l'ipotesi che si propenda per un taglio più drastico, di 0,75 basis points, che porterebbe così i tassi di riferimento statunitensi a 0,75%,poco più elevati di quelli nipponici, livelli mai testati per un'economia delle dimensioni di quella americana.
Va segnalato infine come gli ultimi due dati sul settore immobiliare a stelle e strisce, vendita di case di nuova costruzione e già esistenti, siano stati ambedue positivi a dispetto delle previsioni e visti i precedenti questa è senz'altro una grande notizia.